Sogno di una pelle di fine estate

Sogno di una pelle di fine estate

Pelle perfetta dopo il sole? E’ possibile!

 

Scopri come eliminare le macchie dal tuo viso abbronzato e come ritrovare un viso più giovane, luminoso ed idratato, anche dopo l’esposizione al sole con il nostro LINEE GUIDA POST-SOLE!

Siamo ancora in piena estate.
Molte delle nostre clienti hanno già fatto vacanza mentre molte altre si stanno preparando per il classico “esodo” di agosto.

Le abbiamo preparate con trattamenti esfolianti, le abbiamo consigliate con le giuste protezioni, abbiamo fatto loro mille raccomandazioni su come esporsi al sole…

Ma lo sappiamo già…

Al rientro dalle vacanze ritroveremo molte di loro con i soliti problemi di sempre: pelli secche, spente, più segnate, macchiate!

Diciamolo pure…non è facile essere precise e perfette nell’esporsi in vacanza!

Magari ci proteggiamo anche con un SPF adeguato, ma poi veniamo attratte (giustamente) dalla gita in barca, dai giochi in spiaggia, dai bagni continui…e non sempre riapplichiamo la protezione.

E va bene…un po’ di libertà ci vuole! Schiavi di una crema? Anche no!

C’è chi in vacanza dedica più tempo a sé: la beauty routine quotidiana si allunga…più dedizione, più cura, più prodotti sul viso e sul corpo come coccola…e piacevolezza.

C’è poi, invece, chi si impigrisce del tutto e si abbandona un po’ di più….complice la voglia di relax totale, il cambiamento delle abitudini, la voglia del “dolce far niente”.

C’è chi si protegge in modo adeguato…eppure…quei raggi di sole lasciano sul viso quelle odiatissime macchie che tolgono molto alla bellezza di un’abbronzatura dorata ed uniforme. Questo resta uno dei problemi più diffusi legati all’abbronzatura e al post sole.

Quali sono dunque le ragioni di quella che noi conosciamo bene come iperpigmentazione?

Andiamo per step.

Come funziona innanzitutto il fenomeno dell’abbronzatura che tanto sogniamo e tanto ci gratifica guardandoci allo specchio?

Abbronzatura è, in termini più tecnici, melanogenesi.

Abbiamo già visto che la melanogenesi è un meccanismo di difesa della nostra pelle ai raggi del sole (e ovviamente anche delle lampade abbronzanti), attraverso la produzione di un pigmento, la melanina, da parte delle cellule melanociti (che risiedono nello strato germinativo o basale dell’epidermide).

La produzione di melanina varia da soggetto a soggetto e dipende dal fototipo di pelle e dal DNA cellulare.

Oltre alla melanogenesi, un altro processo di difesa della pelle si attiva nel momento in cui si ricevono i raggi UV, ovvero un rapido ispessimento dello strato corneo della pelle (ipercheratosi epidermica).

Ma come agiscono i raggi UV sulla pelle?

I raggi UVB (a onde corte) contengono più energia, aumentano la produzione di melanina e provocano ispessimento dello strato corneo che funge da “protezione solare naturale”. Ma l’effetto “abbronzatura” si ottiene solo quando la melanina viene colorata dai raggi UVA (a onde lunghe), che penetrano fino al tessuto connettivo e al derma.

La melanina (prodotta dai melanociti dallo strato germinativo) risale alla superficie cutanea dove con i raggi UVA e l’ossigeno, attraverso il sangue, giunge alle cellule cutanee. Si genera una reazione che fa in modo che la melanina si colori e la pelle risulti quindi abbronzata. Questo è un fenomeno di pigmentazione diretta.

La pigmentazione indiretta invece avviene attraverso i raggi UVB: questi stimolano i melanociti alla produzione di melanina. La combinazione dei due raggi quindi diventa essenziale: uno stimola la produzione di melanina e l’altro fa in modo che l’abbronzatura diventi più intensa (pigmentazione indiretta e diretta).

È bene ricordare inoltre che la melanina viene prodotta nelle cellule melanociti grazie ad un enzima: la tirosinasi. Attraverso un processo ossidativo la tirosinasi trasforma un aminoacido (tirosina) in melanina. La tirosinasi è quindi l’enzima fondamentale nella produzione di melanina.

Fino a qui tutto bene.

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Ma quali sono quindi le anomalie che danno vita alle macchie?

Perché non tutti hanno un’abbronzatura uniforme e dorata?

Sicuramente qualche anomalia avviene in un processo perfetto, per il quale si alterano i meccanismi di produzione della melanina.
L’iperpigmentazione è causata prevalentemente da un’eccessiva e reiterata esposizione al sole: l’esposizione prolungata fa in modo che il meccanismo di protezione della pelle non funzioni in modo adeguato e che alcune parti si pigmentino più di altre.

Ma quali sono i fattori scatenanti di questo fenomeno “irregolare”?

  • Lesioni della cute: traumi della pelle, esiti cicatriziali da acne, epilazioni non accurate possono essere causa di infiammazione della pelle che non è perfettamente ricostituita. La pelle lesionata è sicuramente più esposta ad irregolarità nel processo di difesa e quindi soggetta ad iperpigmentazione. Questo fenomeno è noto come PIH (post inflammatory hyperpigmentation = iperpigmentazione post infiammatoria)
  • Ormoni: questo è per lo più noto. Gli ormoni giocano un ruolo importante nell’iperpigmentazione e nella causa di macchie scure. Quando questi sono legati ad una gravidanza o all’utilizzo di contraccettivi, l’esposizione al sole è frequentemente causa di melasma (termine tecnico che definisce questa categoria di iperpigmentazione). Le macchie scure in questo caso sono localizzate sulle guance, sulla fronte, sul naso.
  • Invecchiamento cutaneo: i melanociti con l’invecchiamento cutaneo diminuiscono del 10/20% in età adulta. Quando una pelle invecchiata è esposta al sole i melanociti rimasti cercano di compensare la mancanza dei melanociti mancanti dando quindi più pigmento. Il risultato è sicuramente un colorito disomogeneo. In altre parole, macchie.
  • Condizioni particolari della pelle: acne, dermatiti croniche, eczema, lupus o altro possono dare vita ad iperpigmentazione. In questi casi la mancanza di idratazione, i radicali liberi presenti, contribuiscono a creare irregolarità nella produzione di pigmento.
  • Medicinali: ci sono vari medicinali che possono essere causa di iperpimentazione: i già citati contraccettivi orali, ormoni, antibiotici, chemioterapici e anche alcuni antidepressivi possono causare iperpigmentazione.
  • Prodotti e/o trattamenti cosmetici: agenti chimici esfolianti, prodotti schiarenti, alcuni trattamenti con laser, possono causare sensibilità ai raggi UV ed aumentare la produzione naturale di pigmento.

Rientriamo in una di queste condizioni e, nonostante ci siamo protette, ci siamo concesse più tempo al sole…cosa fare quindi con quelle odiose macchie che sono apparse nuovamente sul viso?

Stiamo pronte a garantire alle nostre clienti il massimo dei risultati per il dopo estate!

È il momento più difficile, quando la pelle è sicuramente più “provata”!

Sono tanti gli attivi illuminanti e anti-age cui possiamo ricorrere…ma le macchie sono una bella sfida!

Come contrastarle efficacemente con quello che abbiamo a disposizione nel settore estetico?

 

Post-sole Macchie step by step

 

1° fase : Check-up

È importante verificare con la cliente la natura delle macchie, in modo visivo e consulenziale.

Fa una grande differenza, soprattutto nel risultato e nelle promesse che possiamo fare se le macchie sono apparse solo di recente, oppure no! Se sono quindi più o meno profonde.

Ricordiamo che le macchie di dubbia origine o comunque non facilmente riconducibili a melasma, sono di competenza medica o, quanto meno, richiedono una consulenza medica se non è mai stata fatta in precedenza.

Nel check-up iniziale, la cliente che si presenta per risolvere il “problema-macchie”, deve avere ben chiaro che significa intraprendere una serie di trattamenti e attenzioni domiciliari che non hanno né durata né esito immediato e soprattutto deve sapere che dal momento in cui, tra settembre e ottobre, si inizia a trattare questo inestetismo, bisogna abbandonare qualsiasi idea di sole, lampade abbronzanti o uscite senza protezione!

Questo renderebbe vano qualsiasi tipologia di trattamento.

 

2° fase: Peeling

La pelle durante l’estate si è difesa come ha potuto. La melanina ha fatto il suo dovere, anche in eccesso, e lo strato corneo si è ispessito.

Se vogliamo trattare le macchie e schiarire il più possibile dobbiamo fare in modo che gli attivi che applichiamo sulla pelle penetrino il più possibile l’epidermide.

Per far questo è indispensabile effettuare peeling chimici. Le sostanze a disposizione nell’ambito estetico sono molteplici: acido glicolico, mandelico, lattico, salicilico tra le più diffuse.

L’estetista può realizzare solo peeling molto superficiali o superficiali, ma questi si rivelano già molto efficaci: si rompono i corneociti assottigliando lo strano corneo e preparando la pelle a ricevere gli attivi successivi.

I peeling possono essere selezionati in base alla tipologia di pelle e la sequenza e il numero di sedute deve essere stabilita in base all’inestetismo da trattare e alla reazione della pelle.

Oltre a preparare la pelle, come contribuiscono i peeling a schiarire le macchie cutanee?

I peeling accelerano il ricambio di cellule a livello epidermico e quindi diminuiscono il trasferimento di melanosomi ai cheratinociti e aumentano la desquamazione e quindi la perdita di melanina nello strato corneo.

 

3° fase: Attivi schiarenti

Dopo il divieto della Commissione Europea nei cosmetici di utilizzo di idrochinone (attivo schiarente riconosciuto come citotossico) la ricerca cosmetica ha fatto molti progressi.

Sono svariati gli attivi, anche dal mondo della natura, che oggi vantano ottimi risultati schiarenti, che per lo più svolgono l’azione di inibizione della tirosinasi.

 

Ecco alcuni esempi.

Di Sten Porse – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12037
  • Arbutina: si tratta di un composto derivato dalle foglie di uva ursina, dai mirtilli, dai lamponi, in alcuni tipi di pere.
  • Acido cogico: originariamente estratto dalla crusca del riso, oggi viene prodotto per biotecnologia. Considerato un ottimo attivo nei prodotti schiarenti come inibitore della melanogenesi.
  • Acido azelaico: è una sostanza acida che si estrae dai lieviti batterici presenti su alcuni cereali (grano, segale ed orzo). Vanta svariate proprietà ed impieghi per la pelle, tra le quali un’efficace azione schiarente.
  • Acido piruvico: noto per le sue proprietà cheratolitiche e antimicrobiche (quindi utilizzato nei trattamenti per l’acne), si è rivelato un attivo efficace contro le iperpigmentazioni e l’invecchiamento cutaneo.

Ne abbiamo citati solo alcuni, ma sono molti gli attivi che le case cosmetiche impiegano nelle formulazioni di trattamenti schiarenti o post – sole: pensiamo all’efficacia intramontabile della vitamina C o del retinolo.

Il trattamento post-sole macchie, come abbiamo accennato, richiede cura e dedizione, da parte nostra nel riconoscere la problematica e saperla trattare in modo adeguato (i peeling richiedono competenza, professionalità ed esperienza!) ma anche da parte delle nostre clienti!

Non dimentichiamo infatti di raccomandare (o meglio ancora) consegnare un VADEMECUM per le clienti che si sottopongono a trattamenti schiarenti!

Eccolo qui!

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LE 4 REGOLE D’ORO [POST-SOLE]

Se hai scelto di fare un percorso di trattamenti schiarenti viso è bene che tu presti attenzione alle seguenti indicazioni:

1) I trattamenti schiarenti viso richiedono attenzione e dedizione più di altri. In primo luogo è bene seguire le dritte della tua Beauty Specialist in base alle indicazioni personali. Fare trattamenti schiarenti di successo significa evitare in ogni modo l’esposizione al sole!

2) Trattamenti depigmentanti significa sicuramente un programma con peeling: è bene sapere che i peeling hanno grande efficacia in termini di risultati (esfoliano, illuminano la pelle del viso, la preparano a ricevere meglio gli attivi applicati, accelerano il turnover cellulare, ecc…) ma possono creare una lieve desquamazione sulla pelle del viso.

Per questo è bene:

  • Preparare la pelle al trattamento con peeling con i prodotti domiciliari consigliati dalla Beauty Specialist. In genere un prodotto domiciliare lievemente esfoliante contenente acido glicolico da utilizzare circa 15 giorni prima del peeling la sera e un prodotto specifico per la propria pelle (idratante) la mattina.
  • Nei giorni seguenti il peeling è bene tenere la pelle il più possibile idratata. Anche in questo caso seguire scrupolosamente le indicazioni della Beauty Specialist sul prodotto specifico da utilizzare. Applicare l’idratante anche più volte al giorno se necessario.
  • L’ideale sarebbe nei giorni seguenti il peeling utilizzare una maschera lenitiva / idratante (seguire le indicazioni della Beauty Specialist è importante per evitare un mix di attivi che potrebbe essere dannoso)
  • Fino a 48 ore dopo il peeling evitare esposizione dirette al sole, piscina, sauna, epilazioni o altre fonti di calore.

3) I percorsi di trattamento schiarenti richiedono la massima dedizione nella beauty routine quotidiana:

  • Detergente la pelle del viso in modo delicato, evitando nei giorni dei trattamenti con peeling detergenti esfolianti.
  • Applicare i prodotti secondo le indicazioni della Beauty Specialist (pre e post peeling) in modo assiduo. La pelle deve ristabilirsi il più possibile e deve essere sufficientemente idratata.
  • Applicare ogni mattina una protezione solare viso alta! Durante tutto il periodo di trattamenti è bene applicare sempre la protezione solare. La luce dei raggi UV arriva sulla nostra pelle anche se non ci esponiamo direttamente!

4) Le macchie possono essere più o meno visibili, ma sicuramente possono creare disagio e togliere bellezza alla pelle del viso. Per questo, fino a quando non si sono sufficientemente schiarite, è consigliabile scegliere un prodotto coprente adeguato. Oggi sono molti i prodotti che fungono da BB Cream, che danno alla pelle del viso un colorito uniforme coprendo le macchie e fornendo la giusta protezione. Quindi è bene scegliere il colore più adeguato e BB Cream con fattore di protezione alto.

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Una pelle perfetta dopo il sole? Si può!

Ma con i giusti trattamenti e le giuste attenzioni quotidiane!

Take care of you,

Gabriela

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